Ho 21 anni, quasi 22 e oramai sono 3 anni che vivo da sola, per lo meno lontana dalla mia famiglia e dal calore di casa. Mi sono trasferita a Milano per studiare all’università e vorrei poter dire che è stata una decisione difficile quando in realtà è stato tutto così veloce. Da un giorno all’altro sono passata dal tentare test online al cercare un appartamento, senza preoccuparmi minimamente del fatto che avrei lasciato amici, famiglia, abitudini, aperitivi a €2,50…

Riesco ad entrare nel residence universitario, addirittura con una mia amica, con la quale mi faccio scambiare di stanza, e che poi mi abbandonerà lasciando l’università ancor prima di cominciarla. Mi ritrovo così completamente da sola in una doppia, senza coinquilina e dovendo partire da zero. E’ stato un inizio decisamente confusionario, e non so per quale ragione ma da sempre immaginavo l’andare a vivere da soli qualcosa di grande, di destabilizzante, e soprattutto significativo, come la classica scena dell’uccellino che spicca il volo dal suo confortevole nido. Non voglio lasciar intendere assolutamente che sia stata una passeggiata, è che forse mi aspettavo di dover provare qualcosa, di sentire una sorta di cambiamento istantaneo in me, che non c’è stato, o per lo meno non subito. Molte sono le cose che ho imparato in 3 anni, e altrettante sono state le difficoltà che ho dovuto affrontare, e mi sento di poter dare alcuni piccoli advice o raccontare qualche chicca per far sorridere qualcuno e magari aiutarlo, nell’affrontare l’inizio della vita dei grandi. 

Consiglio n:1

La fase di realizzazione si manifesta durante la prima settimana di vita fuori casa, soprattutto quanto ti rendi conto che devi provvedere per la tua sopravvivenza. Devo ammettere che qualche piantino, e forse anche qualcosina in più, l’ho fatto eccome, mi sentivo disorientata, e spaventata, di perdere i legami che avevo costruito in 18 anni, o di non crearne di nuovi. Ciò che è importante in questo step è darsi ogni giorno motivazione, crearla quando non c’é, e affrontare ogni giornata al meglio. Nel mio caso, l’inizio di un percorso universitario, mi ha aiutato molto pensare al fatto che non avrò più 20 anni e questa spensieratezza, permettendomi di uscire dalla mia comfort zone e spronandomi a fare amicizia. All’inizio ero spaventata anche solo di andare in cucina per farmi da mangiare, ma il tempo aiuta e così le persone, basta solo credere un po’ più in sé stessi. In sostanza just go for it, le cose miglioreranno, anche se il primo periodo può sembrare tosto, è solo un passaggio!

Consiglio n:2

Imparate a fare una lavatrice per bene (con specifica attenzione a colori, tipo di lavaggio, ma soprattutto levate fazzoletti e scontrini dalle tasche, dai). Ok, si, solita lavatrice di cui tutti parlano sempre, ma se non volete trovarvi il piumone bianco magicamente rosa, qualche consiglio dalle proprie mamme fidatevi che non guasta, provare per credere. 

Consiglio n:3

Avere l’influenza senza qualcuno che vi procura medicine e un brodino caldo fa schifo. Detto da una persona dalle scarse difese immunitarie, ammetto che stare con la febbre a 39 per tre giorni senza aiuti non è così semplice. Per fortuna tra noi ragazze ci siamo sempre aiutate soprattutto nei momenti di bisogno, però detto e considerato che sei abbandonata a te stessa, anche superare un qualcosa di banale come questo diventa un piccolo passetto verso l’indipendenza. 

Consiglio n:4

Avete la possibilità di gestirvi il vostro spazio, il vostro ambiente personale, e coltivare le vostre passioni, così come di farvi una nuova vita, è un’occasione per partire da 0 e costruirvi qualcosa di totalmente autentico. Ho avuto la fortuna di avere una coinquilina dopo qualche mese da sola, che è stata una benedizione divina. Oltre ad essere una persona incredibile con cui vado d’accordissimo, è diventata mia sorella, la mia seconda famiglia. Mi supporta nei momenti no e c’è per me in qualsiasi situazione (è lei che mi fa il brodino quando sto male..). E’ stata fondamentale per me, anche per capire quanto è difficile convivere insieme a qualcun altro che ha chiaramente esigenze diverse dalle tue.

Finalmente però potevo dedicarmi alle mie letture in pace, a disegnare, scrivere ogni tanto, provare nuove ricette (ormai faccio dei risotti spettacolari), a tingermi i capelli, scoprire nuova musica. La solitudine ti permette di scoprire o affinare lati di te stessa di cui spesso e volentieri non conoscevi nemmeno l’esistenza. Potete avere l’occasione di riscoprivi, e di dedicare del tempo a qualcosa di vostro, di personale, e coltivarlo.  

Consiglio n:5

Sarà stancante, prepararsi la cena dopo una giornata impegnativa, ricordarsi di scongelare la carne, fare la spesa, andare in palestra, riordinare l’armadio lasciato sottosopra in mattinata, levare la polvere da ogni ripiano, svuotare il filtro della doccia intasato (questa è una cosa che lascio fare alla mia roomate, purtroppo non mi sento ancora così forte), aggiustare la maniglia della porta, decalcificare la macchinetta del caffè (non ho ancora capito a cosa serva), fare la raccolta differenziata, rimanere alzati fino alle 2:00 di notte per finire di stendere i panni ed alzarsi presto per correre in metro. E lo sarà sempre, ci saranno giornate in cui non vedrete l’ora di stendervi sotto le coperte e addormentarvi, ma ne varrà la pena, perché vi insegnerà il sacrificio, l’organizzazione, il risparmio, il senso di responsabilità. E’ un qualcosa che senza nemmeno rendervene conto vi trasformerà in adulti, e se siete in grado di sopravvivere, questo vi rende liberi di poter andare dove vi pare. 

Consiglio n:6

(Non fondamentale ma nel dubbio lo do ugualmente): superate le vostre fobie/paure o per lo meno provateci, soprattutto se la vostra riguarda il prendere gli ascensori, e di conseguenza farsi 4 piani di scale con cesto di panni sporchi, detersivo e ammorbidente (annessi stendini) ogni settimana avanti e indietro solo per poter fare una semplice lavatrice, come nel mio caso. Ora riesco a prenderlo ogni tanto, me devo dare la manina a qualcuno e chiudere gli occhi immaginando di essere in una prateria all’aperto. Fa sempre bene cercare di affrontare qualcosa che vi blocca, e nuova vita, nuova casa, perché non anche una nuova versione di voi stessi?  

Consiglio n:7

I veri amici non se ne vanno, per davvero. Non esiste frase più vera, e l’ho provato sulla mia pelle. Sarò eternamente grata alla vita per aver trovato persone così incredibilmente belle e mi ritengo fortunata ad avere delle amicizie come quelle che ho, perché so che non è facile coltivare i rapporti costruiti in una vita, a distanza. Mi sono però resa conto di quanto sia affascinante allo stesso tempo ricongiungersi dopo mesi e potersi raccontare aneddoti, preoccupazioni, storie inerenti alle proprie vite, come se non fosse cambiato nulla. La distanza aiuta a dare importanza e profondità alle relazioni, permette di godersi notevolmente di più i momenti passati insieme sbloccando un livello d’amicizia superiore, forse un po’ da adulti, ma immensamente bello. 

Non voglio indorare la pillola, vi sentirete spesso soli. E sarà parecchio dura, certo, avrete la vostra libertà, non ci sarà nessuno che vi farà il pippone perché siete tornati alle 5 di mattina da una serata, o che vi urlerà di sistemare la camera, però sentirete la mancanza dell’affetto della vostra famiglia, di trovare un buon piatto di pasta pronto in tavola la sera per cena, o semplicemente poter ridere con vostra sorella sul letto. E’ sicuramente un grande passo verso l’indipendenza, e che vi aiuterà a conoscervi, una fase di vita, e non nego che anche io a volte sento la mancanza di casa. Sono qui per dirvi che è normale, e lo sarà sempre, ma è questo il bello della nostra esistenza, non sapere mai che cosa succederà dopo, e ciò ci permette di vivere il presente al meglio, con tutte le mille preoccupazioni che possono esserci, ma mettendocela tutta.

Spero che la mia esperienza possa essere di aiuto a qualcuno, e per chiunque si stia per trasferire o anche solo stia per accogliere un grande cambiamento nella propria vita, buona fortuna!